Il terrorismo durante la pandemia da COVID-19

ARTICOLO PUBBLICATO SU TRINITAMONTI.ORG

DOI:10.48256/TDM2012_00115

Il mondo è ancora nel pieno di una crisi pandemica che rapidamente si è sviluppata in tutto il mondo, generando problemi enormi e provocando effetti distruttivi. Gli esiti prodotti dalle restrizioni atte a  fermare il contagio, nonché le difficoltà causate all’economia, potrebbero lasciare ulteriori spazi di manovra a crisi e instabilità presenti in alcune aree del mondo. Fra questi il terrorismo, che potrebbe avvantaggiarsi del caos che il virus ha causato a governi e istituzioni in tutto il mondo. E si sa, il terrorismo si alimenta di paure, debolezze e  inquietudini, sfruttandole per il proprio tornaconto.

Virus e terrorismo: alcune similitudini

La pandemia da COVID-19 ha preso il posto, in modo quasi del tutto esclusivo, di tutti i temi relativi alla sicurezza di cui ci si preoccupava in precedenza. In particolare il terrorismo, in una fase, quella attuale, di apparente declino – quantomeno in Occidente (Marrone, 2019) – sembra essere stato dimenticato. 

Un cessate il fuoco in tempi di pandemia

Comprensibilmente, alcuni attori internazionali hanno cercato di usare la crisi causata dal COVID-19 per mandare un messaggio all’umanità, in particolare alle comunità in lotta fra loro: un “cessate il fuoco” globale durante questo periodo, per unire le forze nella lotta al coronavirus. E’ la visione proposta dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, che si è rivolto in particolare alle parti coinvolte in alcuni conflitti come Siria, Libia, Yemen e Afghanistan (United Nations, 2020). Nonostante gli appelli, gli scontri in questi paesi, come in altri, non si sono affatto fermati, così come il terrorismo. 

Il terrorismo islamista e la narrativa sul COVID-19

Il gruppo nigeriano Boko Haram, affiliato di al Qaeda, ha infatti continuato la sua opera terroristica: uno dei leader, Abubakar Shekau, ha condannato le misure restrittive intraprese dal governo nigeriano, in particolare la chiusura delle moschee, affermando piuttosto che loro continueranno a condividere l’esecuzione dei riti religiosi (Gentili, 2020). 

L’ISIS, attraverso la sua newsletter settimanale, al Naba, ha più volte descritto la pandemia come una punizione di Allah contro i nemici e una conseguenza degli attacchi contro l’autoproclamato Stato Islamico: nonostante l’invito a non andare nelle aree contagiate (La Stampa, 2020), il gruppo ha piuttosto chiamato i suoi seguaci a non avere pietà per le vittime del virus e, verso coloro già presenti in Europa e Stati Uniti, di sfruttare il momento per condurre attacchi (Bukarti, 2020).

Inoltre, l’ISIS ha inizialmente affermato che la Cina, da cui è partito il virus, è stata la prima vittima della “furia divina” a causa degli abusi compiuti contro la minoranza musulmana degli Uiguri (Van Ostaeyen, 2020). Anche al Qaeda ha confermato la punizione divina contro gli occidentali (Hanna, 2020). La disinformazione condotta dai gruppi terroristici punta a minare la credibilità delle istituzioni, aumentando il caso e il disordine (Simons, Bianca, 2020).

La risposta del terrorismo islamista al COVID-19

Come detto in precedenza, la maggior parte dei gruppi terroristici ha criticato le misure adottate dai vari governi, sfruttando altresì la pandemia come strumento di disinformazione, per attuare nuovi attacchi e reclutare membri (Jalloh, 2020). Tuttavia, alcuni gruppi hanno in qualche modo cercato di dare una risposta alla pandemia, dimostrando come anche loro siano preoccupati dalla diffusione del contagio, cercando di sostituirsi alle istituzioni pubbliche per soddisfare le necessità delle popolazioni locali (Clarke, 2020). 

Ad esempio, il gruppo di al Shabaab ha nominato un comitato di sette membri per contrastare la pandemia da coronavirus: una task force composta da dottori, religiosi e intellettuali il cui compito è trovare una soluzione al problema. Virus che, per al Shabaab, è un’arma dell’Occidente per punire le persone povere del mondo, consigliando ai residenti somali di seguire le regole che verranno promosse dal comitato (Garowe Online, 2020). I Talebani, pur confermando la punizione divina dovuta al virus, ha richiesto l’aiuto di organizzazioni sanitarie e ONG per aiutare la popolazione afghana, accusando tuttavia il governo di aver introdotto il virus all’interno del paese per utilizzarlo come arma (Tony Blair Institute for Global Change, 2020, pp. 4-5).

L’Africa il target dei terroristi durante la pandemia

Se da un lato gli attacchi terroristici in Occidente hanno subito un rallentamento, non si può dire dell’attività terroristica in alcuni paesi dell’Africa. In paesi come la Nigeria e il Cameroon, il terrorismo islamista è infatti radicato sul territorio, attraverso la presenza di gruppi locali come Boko Haram e Islamic State – West Africa Province (ISWAP), che sfruttano problematiche sociali ed economiche (Bellinger, Kattelman, 2020). 

Nel nord del Cameroon, il 5 aprile sette persone sono state uccise da due attentatori suicidi , appartenenti probabilmente a Boko Haram (France24, 2020), mentre a marzo circa un centinaio di soldati del Chad e, in un altro attacco, 50 soldati nigeriani, sono stati uccisi in scontri a fuoco con militanti di Boko Haram (Deutsche Welle, 2020). 

A giugno, una serie di attacchi hanno causato centinaia di vittime, sempre nella regione nigeriana del Borno: nel villaggio di Felo, circa 81 vittime sono state causate da un raid di una delle forze locali (al Jazeera, 2020), mentre pochi giorni dopo altri due attacchi, a Monguno e Nganzai, hanno provocato la morte di oltre 60 persone e più di un centinaio di feriti (al Jazeera, 2020). Episodi che delineano un quadro piuttosto complesso, aggravato da una apparente alleanza strategica tra ISIS e al Qaeda che, pur scontrandosi tra loro in Medio Oriente, in Africa sembrano collaborare per fronteggiare le forze governative locali e quelle presenti nelle varie missioni internazionali attive nell’area (Paquette, Warrick, 2020).

Terrorismo e pandemia: una correlazione?

Gli attacchi terroristici sono continuati durante la pandemia, non risentendo in modo particolare delle limitazioni imposte dagli Stati per affrontare il contagio. Come detto in precedenza, seppur ridotto il numero di attacchi in Europa e Stati Uniti, seguendo un trend visto negli ultimi anni (Institute for Economic & Peace, 2019), i gruppi islamisti hanno continuato quasi ininterrottamente  le proprie attività in Africa e Medio Oriente.

Pur essendo presto per poter affermare che vi è una possibile relazione tra un incremento del fenomeno terroristico e la pandemia da COVID-19, è però possibile affermare che i gruppi terroristici stanno già approfittando delle debolezze mostrate da società e da istituzioni, messe in difficoltà dalla pandemia. I danni sociali ed economici potranno essere sfruttati dai gruppi terroristici per cercare nuovi adepti, trovare nuove forme di finanziamento e compiere nuovi attentati mortali.

Bibliografia (A-I)

Nisha Bellinger, Kyle Kattelman, “How the coronavirus increases terrorism threats in the

developing world”, The Conversation, 26 maggio 2020.

https://theconversation.com/how-the-coronavirus-increases-terrorism-threats-in-the-developing-world-137466

Audu Bulama Bukarti, “How Is Boko Haram Responding to Covid-19?”, Tony Blair Institute for Global Change, 20 maggio 2020.

https://institute.global/policy/how-boko-haram-responding-covid-19

Colin P. Clarke, “Yesterday’s Terrorists Are Today’s Public Health Providers”, Foreign Policy, 8 aprile 2020.

Deutsche Welle (DW), “Boko Haram kills dozens of soldiers in Chad, Nigeria”, 24 marzo 2020.

https://www.dw.com/en/boko-haram-kills-dozens-of-soldiers-in-chad-nigeria/a-52906166

France24, Suspected Boko Haram suicide bombers kill several in northern Cameroon, 6 aprile 2020.

https://www.france24.com/en/20200406-suicide-bombers-kill-several-in-northern-cameroon-boko-haram

Garowe Online, “Somalia: Al-Shabaab appoints COVID-19 committee amid calls for ceasefire”, 14 maggio 2020.

https://www.garoweonline.com/en/news/somalia/somalia-al-shabaab-appoints-covid-19-committee-amid-calls-for-ceasefire

Chiara Gentili, “Nigeria: leader di Boko Haram rilascia messaggio audio sul coronavirus”, Sicurezza Internazionale, Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale LUISS, 15 aprile 2020.

Andrew Hanna, “What Islamists Are Doing and Saying on COVID-19 Crisis”, Wilson Center, 14 maggio 2020.

https://www.wilsoncenter.org/article/what-islamists-are-doing-and-saying-covid-19-crisis

Institute for Economic & Peace, “Global Terrorism Index 2019”, 2019.

Bibliografia (J-Z)

Abu-Bakarr Jalloh, “Increased terror attacks in Africa amid coronavirus pandemic”, Deutsche Welle (DW), 9 aprile 2020.

https://www.dw.com/en/increased-terror-attacks-in-africa-amid-coronavirus-pandemic/a-53066398

al Jazeera, “Fighters kill dozens, raze village in Nigeria’s Borno state”, 10 giugno 2020.

https://www.aljazeera.com/news/2020/06/fighters-kill-dozens-raze-village-nigeria-borno-state-200610055549580.html

al Jazeera, “20 soldiers, 40 civilians killed in attacks Nigeria’s Borno state”, 14 giugno 2020.

https://www.aljazeera.com/news/2020/06/20-soldiers-40-civilians-killed-attacks-nigeria-borno-state-200613231304685.html

La Stampa, “Il coronavirus ferma anche l’Isis: “Stop agli attacchi in Europa””, 15 marzo 2020.

https://www.lastampa.it/esteri/2020/03/15/news/il-coronavirus-ferma-anche-l-isis-stop-agli-attacchi-in-europa-1.38595717

Francesco Marrone, “The Islamic State in the West”, ISPI, 28 giugno 2019.

https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/islamic-state-west-23402

Danielle Paquette, Joby Warrick, “Al-Qaeda and Islamic State groups are working together in West Africa to grab large swaths of territory”, The Washington Post, 22 febbraio 2020.

https://www.washingtonpost.com/world/africa/al-qaeda-islamic-state-sahel-west-africa/2020/02/21/7218bc50-536f-11ea-80ce-37a8d4266c09_story.html

Greg Simons, Cristina Bianca, “The Specter of Terrorism During the Coronavirus Pandemic”, E-International Relations (E-IR), 8 maggio 2020.

Tony Blair Institute for Global Change, “How extremist groups are responding to Covid-19”, 11 giugno 2020.

https://institute.global/policy/snapshot-how-extremist-groups-are-responding-covid-19-11-june-2020

United Nations, “Secretary-General Reiterates Appeal for Global Ceasefire, Warns ‘Worst Is Yet to Come’ as COVID-19 Threatens Conflict Zones”, 3 aprile 2020.

https://www.un.org/press/en/2020/sgsm20032.doc.htm

Pieter Van Ostaeyen, “The Islamic State and Coronavirus, Time for a Comeback?”, ISPI, 15 maggio 2020.

https://www.ispionline.it/en/pubblicazione/islamic-state-and-coronavirus-time-comeback-26166

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